Epidemiologia, diagnosi e trattamento della malattia di Fabry
La malattia di Fabry è una condizione rara, a coinvolgimento multiorgano non simultaneo che ne rende difficile il riconoscimento. Di questo e di altri spinosi aspetti si è discusso nel corso del simposio tenutosi in Aula A il 17 dicembre alle ore 9:30 e moderato dal Professore Sinagra dell’Università di Trieste e dal Professore Autore dell’Università di Roma La Sapienza.
Shock cardiogeno… prevenire piuttosto che curare!
Prevenire l’insorgenza dello shock, è questo il messaggio che è emerso da tutti i relatori del simposio che si è svolto in aula A alle ore 8.30, poiché una volta instaurato lo shock, esso promuove un loop dal quale è difficile uscire. Come ha evidenziato la Prof. Nodari, i farmaci inotropi e vasopressori sono gravati da un complesso utilizzo e da un elevato numero di effetti collaterali, a fronte di benefici terapeutici solo modesti.
Hot topics in tema di amiloidosi cardiaca
In un’aula C gremita, con la moderazione del Prof. Camillo Autore e del Prof. Michele Emdin, si è svolto il Simposio “Hot topics in tema di amiloidosi cardiaca”. Nella prima relazione il Dott. Giuseppe Vergaro ha analizzato i più recenti trial riguardanti i farmaci per l’amiloidosi a transtiretina, ricordando come grazie alla stabilizzazione molecolare garantita da tafamidis ed acoramidis si possa rallentare la progressione della patologia e migliorare la qualità di vita del paziente rallentando il declino della capacità funzionale dello stesso.
Introduzione alla discussione su Long COVID o PASC
La terza giornata dell’83 esimo congresso della Società Italiana di Cardiologia si è aperta con la discussione su un tema tanto importante quanto attuale in questa fase pandemica, la sindrome da Long COVID o, utilizzando il più recente acronimo proposto da molte società scientifiche e organizzazioni internazionali, PASC (post-acute sequelae of Sars-Cov2 infection).
Il trattamento precoce con SGLT2I come standard della terapia nel paziente con scompenso cardiaco
Il congresso della Società Italiana di Cardiologia continua nei suoi lavori scientifici affrontando il tema dell’utilizzo precoce degli SGLT-2 inibitori nello scompenso cardiaco. La sessione moderata dal Professor Ciro Indolfi ed il Professor Perrone Pasquale Filardi ha toccato diversi aspetti del fenomeno.
Il Dr Mauro Gori ha aperto il simposio addentrandosi nell’utilizzo di tali nuovi farmaci nello scompenso cardiaco cronico, mostrandone non solo i benefici indipendenti dalla frazione di eiezione, ma anche la sicurezza in termini di reazioni avverse.